I tempi del politicamente corretto sono finiti da un pezzo, sdoganati dagli orrori che siamo abituati a sentire da parte dei rappresentanti della classe politica che inquinano come un virus il Parlamento italiano. Personaggi di spessore culturale infimo, con quozienti intellettivi decisamente sotto la media e nessuna esperienza lavorativa o talenti che possano giustificare i loro ruoli istituzionali, che si mischiano a pochi furbi manipolatori navigati che li utilizzano come bestie da soma. Invece dell’aratro c’è l’urna elettorale; invece dei solchi nella terra ci sono i solchi nella speranza di un futuro migliore in un Paese che, come i suoi governanti, sta scadendo verso la mediocrità senza speranza.

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